Informations générales
  • Catégorie de maladie Démence et maladie d'Alzheimer (BASEC)
  • État du recrutement recrutement terminé (BASEC/ICTRP)
  • Lieu de l’étude
    Bellinzona, Lugano, Autre
    (BASEC)
  • Responsable de l'étude Rita Pezzati rita.pezzati@sunrise.ch (BASEC)
  • Source(s) de données BASEC: Importé de 10.07.2025 ICTRP: N/A
  • Date de mise à jour 10.07.2025 17:30
HumRes55383 | SNCTP000004569 | BASEC2021-01383

Integrazione apprendimento, corpo ed emozioni in sinergia - I-ACE.

  • Catégorie de maladie Démence et maladie d'Alzheimer (BASEC)
  • État du recrutement recrutement terminé (BASEC/ICTRP)
  • Lieu de l’étude
    Bellinzona, Lugano, Autre
    (BASEC)
  • Responsable de l'étude Rita Pezzati rita.pezzati@sunrise.ch (BASEC)
  • Source(s) de données BASEC: Importé de 10.07.2025 ICTRP: N/A
  • Date de mise à jour 10.07.2025 17:30

Résumé de l'étude

Lo studio Integrazione apprendimento, corpo ed emozioni in sinergia (I-ACE) vuole valutare l’efficacia della formazione alle terapie non farmacologiche sul senso di sovraccarico degli operatori che si dedicano alla cura delle persone affette da demenza residenti in Casa per Anziani. Parallelamente si metteranno a confronto tre tipologie di attività: la formazione basata sulla rigorosa metodologia di applicazione delle terapie non farmacologiche; la formazione basata, oltre che sulla rigorosa metodologia, sulla lettura del linguaggio del corpo come presupposto per la sintonizzazione emotiva nel corso dell'evolvere della malattia e per ogni singola persona; le usuali attività di formazione e cura. Verrà contestualmente raccolto un campione di saliva per misurare l’ormone dell’ossitocina, detto ormone della relazione. l’aspetto innovativo della misurazione dell'ormone ossitocina come parametro di attivazione della predisposizione alla relazione nel presente studio consiste nella sua rilevazione all’interno di un lavoro volto ad attivare più consapevolmente la predisposizione dei curanti all’incontro relazionale con la persona affetta da demenza. La ricerca comprende anche un sotto-studio, il sotto-protocollo San Rocco, in cui verranno calcolati i tempi e il numero di operatori necessari alla realizzazione delle terapie non farmacologiche e in cui verranno confrontate la formazione sulla rigorosa metodologia di applicazione delle terapie non farmacologiche con le usuali attività di formazione e cura.

(BASEC)

Intervention étudiée

I-ACE

 

Gruppo sperimentale: intervento di formazione alla metodologia I-ACE

 

L’intervento intende integrare nella presa in carico quotidiana della PaD la conoscenza metodologica che mira ad offrire gli strumenti da applicare all’intervento non farmacologico più utilizzato nella struttura (o in caso di assenza, la TBE), con un “lavoro sul corpo che cura con consapevolezza crescente” che, attivato nella concretezza della vita quotidiana della CpA, permette la lettura dell’esperienza soggettiva relazionale della situazione di cura da parte dell’operatore e un confronto di letture condivise della situazione stessa da parte del gruppo di colleghi, e con le persone residenti. La tecnica utilizzata è costituita da esercizi teatrali guidati da un attore esperto, riletti e ri-significati in vivo attraverso l’aiuto di uno psicologo-psicoterapeuta che favorisce la comprensione e la consapevolezza della lettura di sé nella relazione con l’altro (curante, residente o famigliare).

Ogni equipe del gruppo sperimentale partecipa a 22 incontri:

● 2 incontri della durata di 4 ore ciascuno per l’introduzione teorica (anche sugli strumenti per chi non li conosce). Nell’ambito di lezioni frontali e interattive verranno affrontati i seguenti temi: demenza e stadiazione della demenza, disturbi psico-comportamentali e loro valutazione, il senso dell’approccio non farmacologico, cos’è una TNF e le principali TNF.

● 10 incontri di supervisione della durata di un’ora e mezza sulla metodologia dell’implementazione della terapia non farmacologica scelta, effettuata attraverso la discussione/ri-pensamento e ri-visitazione di casi concreti. Per i primi 5 mesi di intervento le supervisioni avranno cadenza mensile, successivamente avverranno ogni 5-6 settimane per una durata complessiva di un anno e mezzo. Nell’ambito delle supervisioni /formAzioni verranno presentate nel gruppo équipe delle situazioni concrete che prenderanno nuovo senso attraverso una ri-rilettura a partire dall’orizzonte teorico precedentemente presentato a lezione, verranno ripensate e discusse nel contesto di una presa in carico consapevolmente relazionale, per essere poi declinate nella concretezza della quotidianità attraverso gesti, comportamenti, modulazioni verbali ed emotive, nell’accoglienza e nell’ascolto dell’unicità di ogni PaD.

● 10 incontri con frequenza mensile della durata di 2 ore ciascuno dedicati al lavoro sul “corpo che cura”. I primi 4 incontri basati sull’esplorazione del proprio corpo nella relazione attraverso gli esercizi teatrali. Partendo dalla base più solida, il corpo, attraverso giochi teatrali, che fanno parte della formazione dell’attore, si inizierà con l’esplorazione di alcune delle sue componenti interiori: il respiro, il suono della voce, le tensioni muscolari. Si cercherà così di stimolare ed assaporare in se stessi una qualità di presenza. Riconoscere e sviluppare degli strumenti che favoriscano il benessere dell’operatore, accompagnare quindi i partecipanti in un’esplorazione delle capacità comunicative e di ascolto per trovare nuove modalità e confermarne di già efficaci. Lo sguardo attento, il contatto tra occhi, l’osservazione del respiro dell’altro, il tatto della mano, la posizione nello spazio, il riconoscimento della dimensione dello spazio altrui e il ritmo saranno alcuni degli altri elementi del nostro “strumento” con i quali andremo ad arricchire la nostra ricerca, entrando nel campo della relazione con l’altro. L’insieme dell’intervento è volto a favorire anche lo sviluppo di una modalità di sguardo condiviso e un vocabolario comune per descrivere le caratteristiche e i momenti di relazione e interazione con le persone residenti per aiutarsi tra colleghi. Di seguito alcuni esempi di esercizi teatrali utilizzati: incontro nel rispetto degli spazi individuali; lo sguardo dell’altro: sostenerlo e incontrarlo; incontrarsi nello sguardo; accompagnamento a coppie senza parola; accompagnamento a coppie cieche; esercizio con i bastoncini a due, a tre, in gruppo; esercizi di gradualità differente nell’approfondire la conoscenza del respiro; respirare con l’altro; respirare con la paura, la rabbia, la cooperazione; il corpo nella stanza; come apro la porta, come entro.

Gli altri 6 incontri sono basati sulla modalità di supervisione corporea-emotiva a partire dall’approccio standard (oltre a quanto descritto nell’approccio standard si andrà ad affinare l’incontro nella relazione emozionale con ogni singolo soggetto affetto da demenza). Dopo i primi 4 incontri sul corpo, gli stessi casi discussi con la metodologia standard verranno ridiscussi con l’approccio corporeo-emotivo. Gli incontri corporei di I-ACE si alterneranno a cadenza quindicinale con le supervisioni dei casi discussi con la metodologia standard.

 

Gruppo di controllo attivo: Intervento di formazione alla metodologia standard

 

L’intervento mira ad offrire gli strumenti di metodologia da applicare all’intervento non farmacologico più utilizzato nella struttura o, nel caso in cui non sia ancora in atto, la TBE.

Ogni équipe del gruppo di controllo attivo partecipa a 12 incontri:

● 2 incontri della durata di 4 ore ciascuno per l’introduzione teorica (e anche sugli strumenti per le équipe che non li avessero già in uso, come ad esempio le scale osservative e l’NPI-NH). Nell’ambito di lezioni frontali e interattive verranno affrontati i seguenti temi: demenza e stadiazione della demenza, disturbi psico-comportamentali e loro valutazione, il senso dell’approccio non farmacologico, cos’è una TNF e le principali TNF.

● 10 incontri di supervisione della durata di un’ora e mezza sulla metodologia dell’implementazione della terapia non farmacologica scelta, effettuata attraverso la discussione di casi concreti. Per i primi 5 mesi di intervento le supervisioni avranno cadenza mensile, successivamente avverranno ogni 5-6 settimane per una durata complessiva di un anno e mezzo. Nell’ambito delle supervisioni /formAzioni verranno presentate nel gruppo équipe delle situazioni concrete che prenderanno nuovo senso attraverso una ri-rilettura a partire dall’orizzonte teorico precedentemente presentato a lezione, verranno ripensate e discusse nel contesto di una presa in carico consapevolmente relazionale, per essere poi declinate nella concretezza della quotidianità attraverso gesti, comportamenti, modulazioni verbali ed emotive, nell’accoglienza e nell’ascolto dell’unicità di ogni PaD.

 

Gruppo di controllo attivo as usual

 

Ogni équipe del gruppo di controllo attivo as usual prosegue le attività di formazione e cura e gli interventi non farmacologici già in uso nella CpA senza partecipare alla formazione.

 

Sotto-protocollo di studio San Rocco

 

Lo studio si divide in due fasi.

Una prima fase di formazione degli operatori alla circolarità della presa in carico della PaD, costituita da:

- 1 incontro di 4 ore sulla valutazione multidimensionale;

- 2 incontri di 3 ore sulla definizione degli obiettivi per la persona e scelta dell’intervento: accompagnamento esperienziale degli operatori alla lettura del disturbo comportamentale, individuazione dell’obiettivo della TNF per ciascun residente attraverso la discussione di casi;

- 2 incontri di 4 ore sulla definizione dei protocolli di somministrazione delle TNF all’interno della cornice della personalizzazione degli interventi;

- avvio della somministrazione delle TNF individuate;

- 4 incontri da 1,5 ore dedicati all’accompagnamento dell’équipe nell’implementazione delle TNF attraverso la supervisione;

- un incontro di 1 ora per il monitoraggio degli interventi.

Seconda fase: avvio della fase di studio caso-controllo.

Nello studio in Unità Abitativa Protetta Casa San Rocco i controlli (20 curanti e 18 PaD) verranno selezionati all’interno del più ampio gruppo di controllo as usual I-ACE. Ogni caso sarà accoppiato con un soggetto di controllo rispetto al sesso e al disturbo del comportamento presente (PaD) e in base al ruolo professionale (curanti).

(BASEC)

Maladie en cours d'investigation

Con questo progetto intendiamo rendere maggiormente consapevoli le modalità di sintonizzazione emotiva e relazionale tra i curanti e le Persone affette da demenza (PaD) che vivono in strutture residenziali, al fine di migliorare ulteriormente la qualità dell’incontro di cura e accompagnamento, cioè la qualità della vita in Casa per Anziani (CpA), rendendo attivamente riproducibili da parte degli operatori i comportamenti portatori di buona qualità oppure evitabili quelli che generano malessere. Le PaD costituiscono infatti quasi i 2/3 degli ospiti delle Case per Anziani e la dinamica comunicativo-relazionale è il canale privilegiato nelle fasi più avanzate delle malattie neurodegenerative, l’unico che permette di incontrare realmente la persona affetta da demenza (PaD) che, a causa della malattia, non è più in grado di comunicare verbalmente in modo comprensibile. L’approccio che proponiamo si basa sull’accompagnamento degli operatori ad acquisire capacità di lettura emotivo-comportamentale del linguaggio del corpo come presupposto per la sintonizzazione emotiva che permette di aprirsi alla relazione con la persona nella sua unicità e nel corso dell'evolversi della malattia. Nel contesto della cura e accompagnamento delle PaD che vivono in strutture residenziali, il nostro precedente studio (Pezzati et al.2020; Vaccaro et al., 2020) ha favorito il riconoscimento della necessità dell’applicazione di una metodologia rigorosa, centrata sulla personalizzazione dell’intervento, l’utilizzo di strumenti di valutazione multidimensionale, la creazione di possibilità e capacità di costruzione di obiettivi e progetti individualizzati, flessibili con l’evolvere della malattia. Nell’interconnettersi della circolarità tra ricerca e pratica clinica, le nuove conoscenze neuroscientifiche, aprono la possibilità di conoscere e migliorare ulteriormente le modalità di comunicazione e di relazione tra curanti e persone anziane che vivono in struttura. Con questa sperimentazione si vuole fornire agli operatori una conoscenza della lettura emotivo-comportamentale del linguaggio del corpo specificamente finalizzata a migliorare il senso di sovraccarico percepito ed anche ad aumentare il riconoscimento emotivo proprio e dell’altro. In effetti, gli esseri umani costruiscono su basi innate la conoscenza di sé e del mondo, secondo le categorie procedurale e dichiarativa. Quella procedurale è relativa alle emozioni alla base del nostro agire, quella dichiarativa è la possibilità di dare e darsi significato attraverso il linguaggio. La conoscenza procedurale riguarda la comunicazione non verbale e costituisce un sistema di regole che ingloba forti attivazioni emozionali e fornisce le basi per lo sviluppo successivo delle conoscenze dichiarative su se stessi e sugli altri [Sistemi Motivazionali Interpersonali - SMI; (Liotti, 2001)]. La sintonizzazione che si costruisce attraverso la conoscenza reciproca con un'altra persona crea la base per una comunicazione e una relazione di rispetto reciproco ed efficace nella sua prassi. La formazione favorisce nei curanti la lettura della relazione col paziente a partire dai messaggi verbali e non verbali attraverso moduli sia esperienziali che teorici (Norfolk, Birdi, & Patterson, 2009). Tale lettura permette di aprire un canale di comunicazione sintonizzato emotivamente e relazionalmente con ognuna delle PaD le quali necessitano di essere incontrate nella specificità del loro essere uniche e nel modo di esprimere il proprio mondo emozionale interno e i bisogni. È quindi l’operatore ad attivarsi come strumento diretto di accompagnamento nei cambiamenti individuali nell'evolversi della malattia. Inoltre, per approfondire al meglio la dinamica comunicativo-relazionale, le neuroscienze ci offrono un’ulteriore importantissima possibilità di investigare questa dinamica di co-costruzione relazionale tra operatore e PaD soprattutto in questo periodo di uso continuo dei dispositivi di protezione individuale come le mascherine che coprono il volto: l’ossitocina (OT). L’OT è un ormone presente a livello periferico (salivare e plasmatico) che predispone la persona alle interazioni sociali (Love, 2014). La letteratura scientifica ha associato l’OT alla capacità di identificare e interpretare le informazioni sociali in termini di attenzione ai volti (in particolare agli occhi) aumentando il riconoscimento emotivo (Lahousen, Unterrainer, & Kapfhammer, 2019), all’aumento di risposte altruistiche e cooperative e alla diminuzione dello stress e del dolore fisico e psichico (Faraji et al., 2018; Fineberg & Ross, 2017; Jones, Barrera, Brothers, Ring, & Wahlestedt, 2017). Generalmente misurata negli esperimenti sulla cognizione sociale negli animali e nell’uomo, l’aspetto innovativo della misurazione della OT come parametro di attivazione della predisposizione alla relazione nel presente studio consiste nella sua rilevazione all’interno di un lavoro volto ad attivare la predisposizione dei curanti all’incontro relazionale con la PaD (Fineberg & Ross, 2017; Lahousen et al., 2019). I fattori sopra descritti sono implicati nella lettura psico-comportamentale della realtà da parte del curante che quotidianamente esperisce situazioni difficili nella cura della PaD. Fronteggiare il disturbo comportamentale (ad es. agitazione, comportamento aggressivo, wandering, depressione) si traduce a livello esperienziale in un complesso di input visivi, uditivi, viscerali e motori che, attraverso l’attivazione di network corticali, del sistema limbico e dei neurotrasmettitori, producono risposte emotive automatiche che portano alla lettura delle intenzioni dell’altro a partire dalla propria risposta emotiva, il senso di inadeguatezza, il non sentirsi supportato, a scapito della costruzione e del mantenimento della relazione con la PaD. Poiché la formazione che proponiamo mira al miglioramento del riconoscimento emotivo ci aspettiamo un accrescimento della consapevolezza nell’operare quotidiano a partire dalla PaD e non dalla propria risposta emotiva. Ci proponiamo dunque di esplorare il cambiamento negli indicatori di consapevolezza nella relazione: lettura delle emozioni dell’altro, senso di competenza, clima lavorativo e percezione della qualità di vita della PaD. Il presente studio rientra tra i progetti di sperimentazione complessa in quanto è presente un sotto-protocollo, lo studio caso-controllo San Rocco, che condivide il braccio di controllo as usual con lo studio I-ACE. Fondazione Casa San Rocco dal 2011 dispone di una Unità Abitativa Protetta dedicata a PaD con 18 posti letto. Grazie alla partecipazione al trial clinico sull'efficacia della TBE (Pezzati et al. 2020; Vaccaro et al., 2020) vi è stata l’opportunità di introdurre nell’équipe delle competenze specifiche per la gestione dei disturbi del comportamento tramite le TNF. Successivamente, oltre alla TBE sono state introdotte altri interventi non farmacologici (ad es. il pranzo strutturato, il bagno terapeutico e l’ortoterapia) e altri sono stati progettati e pianificati in base alle esigenze specifiche dei singoli residenti. Attraverso lo studio caso-controllo San Rocco intendiamo definire l’impegno richiesto in termini di tempo e numero di operatori necessari per la realizzazione degli interventi, ci aspettiamo il miglioramento della qualità di vita delle PaD, la riduzione dei disturbi comportamentali e il miglioramento della cognitività in termini di capacità di relazione con l’ambiente e iniziativa, infine, il miglioramento dei vissuti di sovraccarico dei caregiver formali e informali.

(BASEC)

Critères de participation
I-ACE Saranno arruolati i curanti delle CpA (infermieri, Oss, assistenti di cura, ecc.) con anzianità di servizio generale > sei mesi. Sotto-protocollo di studio San Rocco Saranno arruolati i curanti della CpA con anzianità di servizio generale > sei mesi, le persone residenti con demenza in fase moderato-severa e i familiari dei residenti. (BASEC)

Critères d'exclusion
I-ACE Saranno esclusi i curanti delle CpA (infermieri, Oss, assistenti di cura, ecc.) con malattia psichiatrica o altra condizione medica che impedisca la partecipazione agli incontri di formazione. Sotto-protocollo di studio San Rocco Saranno esclusi i curanti della CpA con malattia psichiatrica o altra condizione medica che impedisca la partecipazione agli incontri di formazione. Saranno esclusi i residenti della CpA con malattia psichiatrica o altra condizione medica che impedisca la partecipazione agli interventi non farmacologici. (BASEC)

Lieu de l’étude

Bellinzona, Lugano, Autre

(BASEC)

Bellinzona, Lugano, Bedano, Russo, Chiasso, Castelrotto, Balerna, Gordevio, Locarno, Gordola, Morbio

(BASEC)

non disponible

Sponsor

Rita Pezzati Associazione Ginco Ticino

(BASEC)

Contact pour plus d'informations sur l'étude

Personne de contact en Suisse

Rita Pezzati

+41 792404939

rita.pezzati@sunrise.ch

Associazione Ginco Ticino

(BASEC)

Informations scientifiques

non disponible

Nom du comité d'éthique approbateur (pour les études multicentriques, uniquement le comité principal)

Commission cantonale d'éthique du Tessin

(BASEC)

Date d'approbation du comité d'éthique

09.08.2021

(BASEC)


Identifiant de l'essai ICTRP
non disponible

Titre officiel (approuvé par le comité d'éthique)
Efficacia della formazione sulle terapie non farmacologiche con persone affette da demenza in Casa per Anziani: integrazione apprendimento, corpo ed emozioni in sinergia (I-ACE). Uno studio randomizzato e controllato in doppio cieco. Integrazione apprendimento, corpo ed emozioni (I-ACE). (BASEC)

Titre académique
non disponible

Titre public
non disponible

Maladie en cours d'investigation
non disponible

Intervention étudiée
non disponible

Type d'essai
non disponible

Plan de l'étude
non disponible

Critères d'inclusion/exclusion
non disponible

non disponible

Critères d'évaluation principaux et secondaires
non disponible

non disponible

Date d'enregistrement
non disponible

Inclusion du premier participant
non disponible

Sponsors secondaires
non disponible

Contacts supplémentaires
non disponible

ID secondaires
non disponible

Résultats-Données individuelles des participants
non disponible

Informations complémentaires sur l'essai
non disponible

Résultats de l'essai

Résumé des résultats

non disponible

Lien vers les résultats dans le registre primaire

non disponible